Virus influenza spagnola
L’influenza spagnola che nel 1918 costò la vita a decine di milioni di persone e che si dice che fu causata da un virus dell’influenza (A/H1N1) mutato fu molto probabilmente invece il risultato di un intossicazione/avvelenamento tramite vaccinazioni di massa e altro.
“Gli storici della medicina sono finalmente giunti alla conclusione riluttante che la grande “epidemia” influenzale del 1918, fu esclusivamente attribuibile all’uso diffuso dei vaccini. Era la prima guerra in cui la vaccinazione era obbligatoria per tutti i militari. Il Boston Herald riferì che quarantasette soldati vennero uccisi dalla vaccinazione nell’arco di un mese, di conseguenza, gli ospedali militari erano pieni non di feriti in combattimento ma di vittime del vaccino. L’epidemia venne chiamata “l’influenza spagnola”, un appellativo deliberatamente fuorviante che aveva lo scopo di nascondere la vera origine del massacro. Questa epidemia di influenza provocò venti milioni di vittime; i sopravvissuti furono quelli che avevano rifiutato il vaccino.” – Murder by Injection: The Story of the Medical Conspiracy Against America
Virus Polio
Anche nel caso del Polio le cause sono da attribuire a una qualche forma di intossicazione e probabilmente a diversi fattori. Per esempio, i casi di polio aumentarono drasticamente dopo che negli anni 40 ci furono vaccinazioni di massa. Esperti come il dottor Bejnamin Sandler denunciarono come possibile causa anche il consumo di cibo spazzatura raffinato. Ma la sostanza tossica che si pensa abbia avuto un ruolo principale nel fare esplodere i casi di Polio, è il DDT, un pesticida estremamente tossico che veniva usato all’epoca.
Virus HIV/AIDS
Chiaramente i cosiddetti infetti dal “virus” dell’HIV erano tutti tossici o gay che avevano il sistema immunitario distrutto per via dello stile di vita estremamente malsano e tossico che avevano. Nelle comunità gay si faceva molto uso e si abusava molto del popper (una sostanza altamente tossica) come anche di altre droghe.
Rock Hudsun, la star Hollywoodiana che hanno usato per diffondere l’idea che l’AIDS sia una malattia infettiva che può colpire chiunque e non solo i gay e i tossici, e che facevano passare per una persona sana ed eterosessuale, era in realtà un gay (bisessuale) che faceva uso in modo eccessivo di popper e di medicamenti che causano esattamente i sintomi che affliggono i “malati di AIDS”. Oltre a questo, Hudsun fumava come un turco e beveva.
Anche in questo caso la “medicina” dà il colpo di grazia e intossica ancora più gravemente con sostanze estremamente tossiche (vedere esempio AZT) in modo da distruggere il sistema immunitario completamente. I sintomi finali tipici dell’”AIDS” vengono poi causati dai “medicamenti” che vengono somministrati.
Riguardo al terzo mondo, l’Africa in particolare, stesso discorso, intossicazione, mal nutrimento, de nutrimento, manipolazione dei test diagnostici e delle statistiche, frodi medico-scientifiche eccetera.
Per più informazioni vedere anche il capitolo 3 del libro Virus-Mania di Claus Koehnlein e Torsten Engelbrecht.
Virus Encefalopatia spongiforme bovina (BSE)
Anche nel caso dell’encefalopatia spongiforme bovina (BSE) o il morbo della mucca pazza, la causa è da attribuire ad un qualche tipo di intossicazione, per esempio l’uso di un insetticida estremamente tossico come il Phosmet, che veniva utilizzato in dosi elevate solo nel Regno Unito (99% dei casi), in Svizzera e in Irlanda del Nord.
“La Gran Bretagna ha esportato tonnellate di farina animale in Medio Oriente, in Sud Africa e negli Stati Uniti negli ultimi decenni, ma in nessun posto si sono verificati casi di BSE. Invece, i casi BSE si concentrano quasi esclusivamente nel Regno Unito (99%), in Svizzera e in Irlanda del Nord. Apparentemente un paradosso che si dissolve quando si prende in considerazione che le sostanze chimiche tossiche possano aver fatto ammalare e morire gli animali.
In Inghilterra venne adottata una legge che imponeva agli agricoltori britannici di spalmare sul collo del bestiame il Phosmet. Il Phosmet è un organofosfato usato come insetticida altamente tossico contro le mosche. Il Phosmet veniva usato in un’alta concentrazione solo nel Regno Unito, in Irlanda del Nord e in Svizzera – quindi dove si verificarono il 99% dei casi della mucca pazza.” – Virus-Mania – Claus Koehnlein, Torsten Engelbrecht
Virus Influenza Aviaria
L’influenza aviaria scoppiò in 6 allevamenti intensivi in Olanda nel febbraio del 2003 e anche questa “epidemia” venne causata da un certo tipo di intossicazione e condizioni di vita estremamente malsane.
Negli allevamenti intensivi i volatili:
- subiscono un forte stress fisico per via del poco spazio a disposizione
- non vedono mai la luce del sole
- vengono nutriti con cibo spazzatura industriale
- vengono imbottiti di ormoni, medicamenti, vaccini ed antibiotici
Già questi fattori e le condizioni esistenti negli allevamenti intensivi bastano a spiegare il grave stato di salute in cui si trovavano gli animali.
In diverse nazioni le vaccinazioni per la malattia del Newcastle sono obbligatorie e gli effetti collaterali dei vaccini provocano sintomi come quelli dell’influenza aviaria.
Nel 2004, nel sud est asiatico, si contavano i primi 31 morti umani. L’organizzazione mondiale della “sanità” (WHO) teme per l’ennesima volta e senza nessuna prova che si tratta di un virus che può venire trasmesso anche da persona a persona. Anche in questo caso iniziarono – senza nessuna prova scientifica – subito a creare panico e a mettere in giro storie che il virus dell’influenza aviaria avrebbe potuto mischiarsi con il normale virus dell’influenza e causare una pandemia mondiale con milioni di morti.
Virus SARS
La SARS fu una finta epidemia portata avanti facendo panico nei media, finti test diagnostici, statistiche truccate, ridefinizione di malattie/sintomi già esistenti, contare tra le vittime qualsiasi persona con determinati sintomi, dare un nuovo nome all’influenza normale eccetera. Per esempio, qualsiasi persona che viaggiava da Hong Kong con sintomi influenzali, veniva messo nelle statistiche come caso SARS.
Tutto ebbe inizio in un ospedale in Hanoi, dove un medico appartenete all’organizzazione mondiale della salute (WHO) e esperto in virologia, Carlo Urbani, venne stazionato per chiarire un caso. Il primo paziente affetto dalla SARS, Jonny Cheng, era un uomo d’affari che morì dopo due giorni in ospedale, molto probabilmente per via dei trattamenti con antivirali e altre sostanze tossiche. Visto che anche altri pazienti e persone tra il personale medico iniziavano ad ammalarsi, Carlo Urbani ne dedusse che si doveva trattare di una malattia infettiva. È probabile che il personale medico e gli altri pazienti subirono trattamenti con antivirali come prevenzione subendone poi le conseguenze. Il medico italiano Carlo Urbani, “lo scopritore della SARS”, muore il 29 marzo del 2003 dopo essere stato in isolamento e molto probabilmente imbottito di “medicinali” estremamente tossici.
Come negli altri casi (AIDS ecc.), i gravi sintomi e le morti vennero poi causati dal trattamento. I casi sospetti di SARS venivano subito messi in quarantena e imbottiti di antivirali e altri “medicamenti”.
Fonti:- Virus-Wahn – Claus Koehnlein, Torsten Engelbrecht
- Die Seuchen-Erfinder – Hans Tolzin
- Murder by Injection – Eustace Clarence Mullins
- Vaccination Proved Useless and Dangerous – Trung Nguyen, Alfred R. Wallace
- The Poisoned Needle – Eleanora McBean
Toxic levels of aspirin administered for pain were also responsible for deaths attributed to the ‘flu’; the Bayer patent on aspirin lapsed in 1917…
“In a plant of 8,000 workers we had only one death. The patients were not drugged to death. Gelsemium was practically the only remedy used. We used no aspirin and no vaccines.” – Frank Wieland, M.D., Chicago.
“I attended over one hundred cases without any fatalities…I never gave aspirin…” – G. H. Wright, M.D., Forest Glen, Md.
“I had 300 cases and one death; one good homeopathic had 275 cases and no deaths. I am a health officer of my city. One old school man had 294 cases and reported 15 deaths. Aspirin and Iodized lime were the remedies used by the old school.” – H. H. Crum, M.D., Ithaca, NY.
“I treated 455 cases of influenza and 20 cases of pneumonia with no deaths. Remedies: Gelsemium, Bryonia, Epis, etc.” – T. G. Barnhill, M.D, Findlay, Ohio.
“Murphy, of Lansing, Michigan, treated 325 cases of influenza in a camp where the mortality rate had been 20%, while the mortality rate under his homeopathic treatment was less than 3%.” – W. H. Wilson, M.D., Chicabo.
“In the month of October 1918 I treated, in round numbers, 200 cases of influenza without a death.” – W. R. Andrews, M.D., Mannington, W. Va.
“Dr. M. I. Boger of Portsmouth, N. H. treated 331 cases with two deaths. Dr. G. G. Bascom of Lake Wilson, Minn., 300 cases with no deaths.” – E. C. Price, M.D., Baltimore.
“In the Public Heath service in New Mexico among the Mexican population chiefly Veratrum viride, Gelsemium, and Bryonia were introduced and excellent results followed their use in influenza. No cases died under homeopathic medication.” – C. E. Fisher, M.D., Chicago.
“My low death rate at Camp Lee was due entirely to the fact that I avoided the use of Aspirin absolutely. I was complimented by the chief medical officer as having the lowest death rate in the hospital. After the medical chief had noted the effect of Aspirin on the blood and the results which I was having in using Homeopathy he discouraged the use of Aspirin and the death rate came down very rapidly after that ruling.” – Carleton A. Harkness, M.D., Chicago.
https://www.ecampnd.com/homeopathy/A_Chorus_of_Fifty_in_Harmony.pdf